IL VERO VOLTO DELL'UOMO NERO [16 Mar 18 19:11 by Andrea Bianco]
Da bambino mi chiedevo spesso chi fosse realmente quell'inquietante e misteriosa figura che la maggior parte degli adulti, quando volevano spaventare i piccoli invocavano ed evocavano in continuazione: l'uomo nero. Allora ovviamente non riuscii a scoprire granché se non che dovevo starne il più possibile alla larga, che non era di certo un mio amico. Crescendo lessi libri che ne narravano la leggenda nei modi più diversi e in seguito, giusto per confondermi ancor di più le (poche) idee al riguardo, vidi alcuni film sullo stesso argomento. Ma appunto niente, nulla che potesse dirmi qualcosa di sensato e preciso che non fosse la solita litania: una creatura brutta e cattiva che è meglio non incontrare mai nella vita. Un paio di giorni fa, però, dopo aver ascoltato la relazione periodica del #wwf rispetto allo stato di salute del nostro povero pianeta, credo purtroppo d'aver capito chi è il fantomatico #uomonero che tante generazioni di bambini (compresa la mia) ha fin qui terrorizzato: dico purtroppo perché oggi so che l'uomo nero siamo tutti noi, o meglio lui è sempre stata la tetra e forse involontaria sintesi della parte peggiore di questa nostra dannata ed imperdonabile specie umana. Quella specie che da anni sta via via razziando e distruggendo tutte le altre intorno a sé. Dai vegetali inermi ma vivi agli #animali senzienti e pensanti, quindi ancora più feriti ed umiliati dalla furia senza posa né coscienza dell'uomo nero. Che inquina l'aria e l'acqua, che annienta foreste e montagne. Che uccide senza differenza né pietà api, tigri, balene ed orsi polari. Che non rispetta niente e nessuno. Che avvelena il mondo di pesticidi, che non si vergogna neppure davanti allo spettacolo crudele ed orripilante di allevamenti intensivi sempre più somiglianti all'inferno in terra, per non dire di quelli da pelliccia. Che continua a costringere elefanti e pinguini a ballare, schiavi di un genere di spettacoli oramai assurdi ed obsoleti. Che non è ancora capace di fermare un “gioco” macabro e violento com'è la caccia di ogni ordine e tipo. Che tortura creature indifese con la vivisezione, fingendo che ancora sia una pratica utile o che lo sia mai stata. Che è capace di tradire ed abbandonare cani e gattini come giocattoli vecchi da buttare nella spazzatura. In tutto questo si annidano da sempre non uno ma dieci, cento, mille, un milione di “uomini neri”. Che oggi però non mi fanno più paura come quando ero bambino. Ma pena. Ed una grande, immensa tristezza perché semplicemente non si rendono conto che le prime vittime dello smog, del clima impazzito e di tutto il resto, del vero “uomo nero” insomma, oltre a sé stessi saranno i loro ed i nostri figli e nipoti. Che se vorranno salvarsi da un futuro che non c'è, questo è certo, dovranno cominciare a farlo da subito. E, maledizione, da soli.
Mi chiamo Andrea e scrivo pensieri, poesie, favole e canzoni e chiunque tu sia ed ovunque tu vada, grazie per esserti fermato un po' fra le praterie delle mie parole. Fa buon viaggio della tua vita. Io intanto passo e chiudo. Per ora. Stop.

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