Sai tempo fa anch’io ho creduto che nessuno
Potesse mai seguire un aquilone in volo
E alzarsi con lui fino a librarsi fra le stelle
Fiori del cielo
Che la realtà davvero fosse il confine
Di tutti noi un muro che non può crollare
Anche se poi intorno tutto crolla e resta
Un cimitero
Che non contasse ciò che sei
Ma solo quel che hai
E che la fantasia
Fosse il fragile rifugio di chi vuol scappare
Ma credi non è vero non è vero no
Questo è il più grande inganno fidati lo so
Non vedi il sole nero di chi ha scelto già
Di seppellire il sogno insieme all’anima
Non tornerà l’infanzia col suo paradiso
Ma se vorrai potrò aiutarti a costruire
La macchina del tempo in grado di viaggiare
Per terra e mare
Se capisci che l’idea
Davvero è una magia
E che la poesia
Già esisteva molto prima di tutte le parole
E credi questo è vero questo è vero sto
Per fare un altro viaggio presto partirò
Conquisterò il futuro e lo cambierò
Io lo farò davvero io lo immaginerò
Mi credi tutto è chiaro tutto è chiaro ho
Pensato fosse giusto dirti ciò che so
Ti lascerò il progetto e dopo me ne andrò
Per ritornare al tempo dell’uomo che sarò
Sai penso che la fantasia e l’amore siano l’unica idea
Che è vera e che non può morire e che la realtà
Sia la più grande illusione da cui fuggire
Silvia serve ai tavoli di un bar in pieno centro
Si siedono e non vedono che corre fuori e dentro
Il vento tira a Genova i mattini di febbraio
Le muove un po’ i capelli riflessi di un granaio
Per me che sto a guardarla nel completo in bianco e nero
Tra voi tristi a non capire il miracolo che è
Silvia mi aspetta Silvia che fa
È già di fretta chissà dove andrà
Silvia mi cerca Silvia non sa
Che potrei spendere un giorno solo per guardarla
Silvia puoi conoscerla parlarle tra i bicchieri
Conosce bene i limiti rimane dietro ai fiori
Il cielo gira nuvole su pomeriggi vuoti
Lei ride e forse immagina cavalli bianchi alati
Per me che sono il principe partito per salvarla
Silvia che non ha vent’anni e che salva me
Silvia mi guarda Silvia che ha
Sogni negli occhi trucco e verità
Silvia mi parla Silvia lo sa
Che vorrei prenderla in braccio e andare via di qua
Silvia ci pensa Silvia sa già
Che prima o poi glielo chiedo e lei mi sposerà
(Allora, premesso che io qui non ci volevo venire..
cosa ci
siamo venuti a fare.. cioè, nel senso,
io volevo dirti.. volevo dirti..
senti, ci prendiamo qualcosa da bere?..
ecco, cominciamo così..)
Mettiti seduta che adesso me la sento
E voglio dirti com’è andata
Non ci vorrà poi molto tempo (promesso)
Questa storia è stata (storia)
Un salto fuori dal silenzio dritto al centro della vita
Fantastico lo so ma intanto
Resta il fatto che è finita e quello che mi lascia dentro
È l’ennesima ferita con l’allegra sensazione
Di contare meno di uno stronzo (ma va!)
Non fraintendere oramai mi conosci
Cerca forse di comprendere
Questo mio piccolissimo tuffo al cuore
Questo mio tristissimo cantare
Questo mio evitabilissimo errore
Che è stato innamorarmi di te
(soltanto questo, lo giuro eh)
Non ti preoccupare che adesso sto già meglio
E non ci credo al mal d’amore
E comunque non è quel che voglio (forse)
Vorrei invece avere (ora)
Il coraggio di baciarti il collo che lo so che non mi puoi fermare
Magnifico però per quello
Dovrei forse riconsiderare quello che davvero voglio
Che sei troppo brava a far l’amore che mi resta l’impressione
Di aver preso in fondo in fondo il meglio (acciderbole!)
Non ti offendere oramai mi capisci
Cerco solo di difendere
Questo mio piccolissimo tuffo al cuore
Questo mio noiosissimo cantare
Questo mio inauditissimo errore
Che è stato innamorarmi di te
(niente più di questo, davvero eh)
Mettiti seduta che adesso me la sento
E voglio dirti com’è andata
Non ti farò più perder tempo
(vado via.. vado via subito. . Davvero scusa, è che.. mi ero innamorato di
te!)
Non l’accendere
Tanto ormai ho finito
Bevo un wisky e vado a vendere
Questo mio piccolissimo tuffo al cuore
Questo mio dolcissimo cantare
Questo mio
(va come s’è messo a piovere … fumo l’ultima e la finiamo qui. Punto.
Basta, basta , è inutile parlare con te, tanto si arriva sempre allo stesso
punto.. Basta, va bene così, guarda c’è l’autobus.. Va bene così, basta!….
Beh, la storia è andata com’è andata, però il pezzo è venuto bene!)
Ho camminato io molta strada già
E ho salvato il cuore sotto un grande albero
So ciò che conta ho respirato già
Quanto vento e il pianto ha protetto il mio sorriso
E adesso ti dirò tutto quel che è sempre stato
No non ti chiederò tempo o comprensione
Basterà che resti ad ascoltare
Ho un grande sogno Sara
Che corre forte al mare
La insegue dolce il sole la vuol sfiorare
Ma non la prende mai con se
Ho un grande sogno Sara
È bianca e c’è un altare
E sopra il seno ha un fiore
Potrei morire se non l’avessi mai per me
Ho visto giorni io diventare notti
E ho cercato posti per nasconderci il dolore
So quel che ho perso ho conquistato già
Il mio fuoco ed ho pagato tutto quanto in un destino
E quando tornerò veglierò sul tuo dormire
No che non perderò voglia e convinzione
Del tuo corpo e del tuo amore
Ho un grande sogno Sara
Che danza nella neve
E poi si muove lieve e il cielo deve
Stare a guardare lei com’è
Ho un grande sogno Sara
La nebbia bassa e un treno
Sorride ed ha vicino un bambino
Che dalla foto guarda me
Ho un grande sogno Sara
La pioggia fitta e un tuono
La galleria e nessuno
L’abbraccio piano
Lei piange ed io ho diciott’anni
Ho diciott’anni ho diciott’anni
Ho diciott’anni
Se poi fosse davvero come dicono
Che conta solamente quel che accade adesso
Che tutta l’esistenza è solo un attimo
E tutto è uguale a niente allora lo confesso
Non sono come loro nemmeno voglio esserlo
E anche se fossi il solo no io non mi addomestico
Non sono come loro è così triste e squallido
È troppo grande il cielo per questo piccolo piccolo pensiero
Comunque io non sono come loro
E mi ricordo di quand’ero piccolo
Restavo ad osservare gli altri bimbi attorno
Gridavano spingevano e ridevano
Io non partecipavo pensavo muto e fermo
Non sono come loro io sono un uomo magico
Oppure un cigno nero schiavo di un incantesimo
Non ero come loro così provai a scriverlo
E immaginai il mio volo leggero e libero libero davvero
Da allora io non fui mai come loro
E’ il tempo che ti rende consapevole
E un uomo che non ha memoria non è un uomo
Succede proprio come nelle favole
Il cavaliere parte e trova il suo destino
E in fondo un sole chiaro si alza da un mare limpido
E in un silenzio d’oro rieccheggia un grido nitido
Non sarò come loro nessun nemico abbatterò
Perché non c’è perdono per alcun uomo che sparò
E da un ricordo caro futuro innalzerò
Futuro innalzo al cielo
Così che io non sia mai come loro
Se mai quel cielo si dovesse chiudere
Che il vento non abbia finito di cantarmi
Non maledire il mondo e se vuoi piangere
Puoi farlo dolcemente e ancora credere
Non esser come loro
Capita che del tempo perdi lo scorrere
Non cerchi più e nel vento fiocchi di cenere (cenere)
Sapevo già che un giorno sarei andato via
La verità all’inferno rimane poesia (poesia)
Non fuggirò pensavo e creperò qui
Mi ucciderò col pianto e poi crollerò
Ritornerai ti guarderanno stupiti
Se chiederai di Andrea risponderanno smarriti
Andrea non vive più
È morto con un sogno nella mano
E forse solo adesso è diventato un uomo
Con il perdono di un’altra vita adesso
Che Andrea non vive più
E lo cercano e lo chiamano invano
Non sanno che è volato che è già lontano
In un sogno strano del suo amor perduto
M’incamminai che fuori stava per piovere
Accarezzai distratto ali di nuvole (nuvole)
M’innamorai di nuovo era una storia mia
E mi sfamai d’un corpo per quella carestia (carestia)
Ti lascerò in un sacco dubbi e parole
Mi basterà il silenzio e farlo suonare
Ricorderai bambini un po’ spaventati
Non piangerai per loro loro si sono salvati
Ma Andrea non vive più
Si è spento col ritorno del mattino
Così nasceva muto un altro sole piano
Come un bambino e forse un uomo un altro
Andrea non vive più
E non può più morire per nessuno
Adesso può lasciarti e liberarmi piano
Ora che ti amo e vivo per cantarti
Andrea non vive più
(e adesso mi volto e non ritorno)
Andrea non vive più
(e adesso piango e non mi vergogno)
Andrea non vive più
(e adesso ti benedico e mi allontano)
Andrea non vive più
Andrea non vive
(e adesso vivo)
Dì Francesca cosa posso dire
Posso forse raccontarti dei suoi occhi ma sarebbe banale
Che sembrano dolcissime gocce di mare
E non credere che io parli per far poesia
Non mi sto inventando niente e poi
Non è mai stata mia
Che brillano bellissimi senza pudore
E non cercare di convincermi a portarla via
Non lo sai che cosa sente e poi sarebbe una pazzia
Perché Francesca è giovane perché Francesca è pura
Anche se ha già fatto mille volte l’amore
Perché Francesca è vergine perché Francesca è vera
Anche se a letto non c’è né un’altra brava uguale (eh no)
E Francesca è bellissima quando parte di notte
E poi sogna suo padre che la viene a svegliare
Per restare un po’ con lei un po’ con lei
Dì Francesca cosa posso dire
Posso forse parlarti dei suoi occhi ma non ho mai parole
Che sembrano ardentissime fiamme di cielo
E non pensare che io voli con la fantasia
Non ne servirebbe tanta e poi
L’avrei già fatta mia
Che brillano bellissimi senza timore
E non tentare di sorprendermi a desiderarla
Non lo sai che cosa vuole e poi sarebbe troppo averla
Perché Francesca è semplice perché Francesca è rara
Anche se l’hai già vista andare e ritornare
Perché Francesca è unica perché Francesca è sola
Anche se accanto ha sempre un nuovo grandissimo amore
E Francesca è stupenda quando torna che è sera è sera
E poi pensa a sua madre le vorrebbe parlare
E camminare un po’ con lei un po’ con lei
E Francesca è Francesca
Quando mi guarda e sorride
Ed io volto lo sguardo e la lascio scappare
Per cantare un po’ di lei
Un po’ di lei di lei di lei un po’ di lei di lei di lei
Un po’ di lei
Forse eri destinata a me
Forse era tutto scritto
Io che non so che cosa c’è
Da domani e che cos’è il futuro
Ma se ti guardo adesso ho
Come un vulcano dentro
E vedo i figli che vorrei
Spalancare gli occhi tuoi ed è vero
Forse eri destinata a me
Forse non eri un sogno
Se ti ho trovata e non so più
Il domani che cos’è è il tuo nome
E non ti perdo perché ho
Sconfitto pioggia e vento
E quando tu mi sposerai
Si dipingerà di noi anche il cielo
Ti accarezzerò e ti parlerò di un principe che
Pace mai trovò solo perché non ti vide
Ti sussurrerò e ti cullerò con le stelle che
Non sapranno mai perché brilli sotto il cielo
Forse eri destinata a me
E ora il silenzio è rotto
Io che al silenzio mi aggrappai
Per non morire nei miei rimpianti
E se ti ascolto adesso c’è
Come un concerto intorno
E sento tutti i giorni miei
Della musica che sei come un dono
Io ti bacerò e ti canterò di quel fiore che
Al vento si affidò per morir tra i tuoi capelli
Non ti lascerò e ti porterò fino al sole che
Poi ti implorerà di lasciargli la tua luce
Ti accarezzerò e ti parlerò ti sussurrerò e ti cullerò
Ti accarezzerò e ti canterò ti sussurrerò non ti lascerò
Forse ero destinato a te
E tutto ciò che ho detto
È solo quel che vuole Dio
Ma tu dormi amore mio che domani
Noi ci rincontreremo e c’innamoreremo
Per la prima volta