FILASTROCCA: "Il cavaliere dall'armatura gialla" [di Andrea Bianco]
Partì un giorno il cavaliere dall’armatura gialla Si durò tre notti intiere il suo viaggio sulla sella Poi d’un tratto si fermò che il cavallo volea bere E l’eroe si addormentò per posarsi e per sognare Eran monti e verdi valli lì nei sogni di quel bardo Canti suoni e poi gli strilli quasi come fosse sordo Ma parlò suo padre saggio carezzandoli i capelli “La vita è come un viaggio per i santi e per i folli” Lui destandosi al mattino ripensò a quelle parole E ricordandosi bambino aspettò sorgesse il sole Quanta strada già alle spalle e davanti si ancora Che le storie come stelle si faranno infine aurora AND



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