DOC TIME - Episodio 13 - Chi vuole uccidere Babbo Natale? [di Andrea Bianco]
SCENA 13: Blue Babilonia, ore 11 e 15 del 25 dicembre 012 (N/O), insomma…FINALMENTE E’ NATALE! Anche lì da dove state leggendo queste righe, le ultime di un’incredibile storia, c’è freddo ed ovunque si respira aria di festa? Oppure è piena estate e la festa sono le vacanze al mare o in montagna? O invece è un giorno come un altro, a scuola, a casa o sul luogo di lavoro? Comunque, ovunque voi siate e quale che sia la realtà che state vivendo in questo momento, se siete arrivati a leggere questo libro fino a qui, significa che la storia che ha raccontato vi ha attratto, incuriosito, interessato, magari vi è addirittura piaciuta un po’… un bel po’… E di conseguenza volete, anzi esigete di sapere come va a finire davvero, senza più bugie, scherzi, burle, false piste, strategici rimandi e spasmodiche attese piene di “suspense”… E avete pienamente ragione… ma anche in questo caso, così come in precedenza è stato per il gran discorso di Doc Time in diretta mondiale, vale la regola che devono essere loro, i protagonisti, a svelarvelo una volta per tutte questo “finale”… Ci sono tutti, o quasi, pronti a fare il loro dovere, dalla sala riunioni dell’elegante studio dell’esimio Professor Tobias Greent, dove proprio di fianco al grande camino acceso, svetta un albero di Natale alto, bellissimo e colorato… Pur anche se a guardare meglio, nemmeno lui, l’albero, riesce a superare in centimetri quel colosso sorridente che sventola la prima pagina dell’edizione straordinaria del Babilo News, rispondente al nome di Danko Zelatovic… o meglio…Super Danko Zelatovic! D – “SAVE YOUR DREAMS! SAVE THE WORDL FANTASY!”… Dannazione a te Giko Greent… ce l’hai fatta per davvero, hai disintegrato quelle maledette “Anime nere”! Stamattina, praticamente tutte le maggiori testate mondiali, fatte salve pochissime eccezioni, hanno lo stesso magnifico titolo d’apertura! K - … Per non parlare di internet e del libero popolo della rete! Un consenso ed un successo davvero con pochi precedenti… forse nessuno! Linee telefoniche in tilt e record assoluto di sms, tutti a favore chiaramente… non male vero? J - … Non male… non male?! Allora forse non vi rendete conto… abbiamo fatto saltare il banco amici miei… non abbiamo vinto, abbiamo STRAVINTO! Ma li avete sentiti i cortei spontanei che si sono formati e succeduti per tutta la scorsa notte di vigilia? Ed è successo in tutte le maggiori città del mondo! E i balconi, le finestre, i terrazzi, tutti letteralmente tappezzati di teli e bandiere con sopra scritti i nostri slogan… proprio qui di fronte ce ne è uno bellissimo: una bandiera nera con una rosa bianca al posto del teschio e la scritta “Siamo tutti pirati buoni dell’etere!”… Potrebbe diventare il nostro simbolo, che ne dite? S - … Si, mi piace… c’è qualcosa di piacevolmente ed intelligentemente femminile in quella bandiera… l’idea sarà senz’altro stata di una donna… G - … appena l’ho vista poco fa entrando qui, ho pensato esattamente la stessa cosa… P - … Sei stato grande amore mio… pur se un pelino pesante… non fraintendermi… intendo nella parte centrale… quella subito dopo l’annuncio della morte di Babbo Natale… J - … Tua moglie non smette mai di sorprendermi Giko… ma un momento… A proposito di Babbo Natale… che fine ha fatto Mr. Klaus, non l’ho più visto…Non ha di nuovo dormito qui,ospite del Professore, stanotte? T – No. Certo, io mi ero reso totalmente disponibile finché lui l’avesse ritenuto opportuno… ma ha preferito andarsene ieri sera, subito dopo la fine del discorso di Giko, che per altro mi ha confidato di aver apprezzato moltissimo, qualunque fosse stato l’esito della “missione”. K – E dove? T – Questo non l’ha detto, almeno al sottoscritto e credo a nessuno dei presenti ora in questa stanza… Mi ha semplicemente accennato di un certo impegno a cui non poteva mancare, avendolo programmato in precedenza. K - … Si… chiaro… Ehi Doc, ma che ti succede, dopo tutte le parole di ieri sera, hai perso in un solo giro voce ed argomenti? DT – No Klaus… stavo solo riflettendo sulle critiche al “copione”, che la mia dolce mogliettina mi ha rivolto poco fa… P - … Giko, per favore… erano solo osservazioni… anche un po’ superficiali se vuoi e comunque personali… e poi sono i risultati concreti quelli che contano no? Non ti sarai mica offeso adesso… io non… DT – Basta così! Stavo solo scherzando, era una semplice battuta… sai bene che non perdo mai il vizio… neppure dopo una nottata lunga e scioccante come l’ultima! Sono contentissimo di com’è andata, pur se un po’ preoccupato per Amir… lui è l’unico in fondo che ci ha messo il nome e la faccia, noi tutti avevamo maschere e guanti… e so che presto verrà denunciato per aver mentito alla polizia, facendosi passare per collaboratore e dirigente di Canal World… ecco, vorrei andare da lui al più presto per dirgli se posso fare qualcosa in merito e soprattutto per ricordargli che può contare su di me in ogni momento, come sempre. K – Credo di poter parlare a nome di tutti noi dicendo che ciò che hai appena affermato vale per ogni uomo ed ogni donna presenti in questo studio… T – Ma è chiaro… D - … Chiarissimo! J - … E c’è da chiederlo per Giove? G - … Nemmeno per un secondo. Siamo qui… P - … e lo saremo sempre per il nostro comune e straordinario amico Amir Kaleb. Devi credermi amore… DT - … Ma certo Paulette, certo che ti credo e credo a voi tutti amici miei… grazie… è solo che vorrei davvero poter fare qualcosa per… K - … In questo senso posso fin da ora venirti incontro io Doc… Devi sapere che proprio attraverso la rete,sulla quale le notizie arrivano prima che in qualunque altro “luogo”, i possibili guai giudiziari del nostro Amir non sono certo passati inosservati e sono ben lieto di comunicare che si è già costituito un gruppo molto numeroso di avvocati e penalisti da tutto il pianeta, che si è già detto entusiasticamente pronto a prendere le difese, in forma completamente gratuita, del nostro carissimo figlio di Allah! J - … Ma è una notizia straordinaria! K - … Si, pensate che si sono dati pure un nome questi avvocati… indovinate un po’? “AVVOCATI DEI SOGNI”… Che ve ne pare? J - … Sono senza parole… anzi no: ecco come potremmo davvero chiamarci d’ora in poi… DREAM DEFENDERS, DIFENSORI DEL SOGNO! D - … Grandi! G - … Non potremmo adottare un nome di battaglia più bello…E’ anche meglio di “Pirati buoni eccetera, eccetera…” P - … E’ davvero così! DT - Si… Mi hai dato una gran notizia Klaus, appena sarò da Amir lo dirò subito anche a lui…degli avvocati intendo… T - … Battaglia… ha detto proprio questa parola un momento fa, vero signorina Simonelli? G - … Io… si… ho detto così… Perché professore? T – Perché, al di là della meritata soddisfazione che giustamente dobbiamo goderci e che tanta fatica ci è costata ed a qualcuno di noi ancora costerà… Devo necessariamente ricordarvi signori, che purtroppo non finisce qui… Oramai le “Anime nere” hanno in qualche modo gettato la maschera… Quest’ultima è stata appunto una battaglia, che abbiamo vinto e nettamente anche… ma la guerra, quella continua e continuerà ancora per molto tempo e non potremo farci trovare impreparati quando, presto, ritorneranno all’attacco, per colpire sicuramente in modo differente e magari ancor più subdolo, gli stessi valori, sogni e speranze, che la nostra città così ben rappresenta a questo punto della storia dell’umanità e del mondo. Potrò ancora contare su di voi, quando ciò accadrà, perché so che accadrà… DREAM DEFENDERS, DIFENSORI DEL SOGNO? TUTTI – Si Professore! SAVE YOUR DREAMS, SAVE THE WORDL FANTASY! T – Grazie di cuore amici! E grazie anche per aver trovato il tempo, non so davvero come, di farmi trovare anche per questo Natale il mio regalo sotto l’albero… sono veramente curioso di sapere cosa sia! J – Visto che siamo in vena di ringraziamenti, mi associo… dato che anche sotto il mio albero stamattina c’era un bel pacchetto fasciato con la stessa carta di quello del professore… Non l’ho ancora aperto ma… Perché siete stati voi vero? D - … Allora era tutto… previsto! Anche a me è capitata la stessa cosa… ma perché nessuno mi ha contattato per i regali di Johnny e del prof. Tobias? G - … Beh, se può consolarti non l’hanno fatto neppure con me… di contattarmi intendo… ma il regalo sotto il mio albero stamattina c’era… S - … E se vi dicessi che anche a me è capitata esattamente la stessa cosa? P - … Io e Giko ci siamo fermati qui stanotte perché eravamo troppo stanchi per tornare a casa… A questo punto non vedo l’ora di andarci subito per vedere che c’è sotto l’albero… E se veramente anche noi trovassimo qualcosa… si, insomma… sarebbe… incredibile? Quindici secondi di completo silenzio. Poi Doc: DT - … Bene… per una volta sono d’accordo con mia moglie, anche se non so se a spingermi verso casa sia più la curiosità o il sonno arretrato… Per il momento vi salutiamo, ma sia chiaro che stasera siete tutti invitati da noi, Amir compreso che contatterò al più presto… c’è qualcosa da festeggiare, almeno per il momento, miei cari DREAM DEFENDERS… A più tardi! Sono proprio una bella coppia i signori Greent Time… così diversi, così uguali… così innamorati. Venti minuti di macchina e sono a casa, oggi che è Natale e le strade sono praticamente deserte. DT - … Eccoci, forza… vediamo se anche a noi… P - …Si,ecco il pacchetto… è più grande di quello di tuo zio… cosa.. DT - … Ora lo apriamo e… ma questo è un triciclo… è blu e ha due ali disegnate sui lati… Ma che razza di regalo… P - … Stai pensando quello che penso io? DT - … Forse… ma comunque, nel caso fosse, e sottolineo nel caso, è parecchio in ritardo… tutto inutile insomma… anche se piuttosto spiritoso, non posso negarlo… P - …Forse no… non proprio… DT - …Che vorresti dire? P - …Che, semmai, chi ha lasciato questo regalo sotto il nostro albero è un pochino in… anticipo…? DT - … Cosa? In anticipo, ma… P - …Il prossimo Natale saremo in tre… DT - … Il prossimo… in tre… tu mi stai dicendo… P - … Si, ti sto dicendo che aspetto un bambino, il nostro. E questo triciclo… Che dici amore, stavolta volerà davvero? Fine scena 13, l’ultima per questa storia: Blue Babilonia, sono le 12 e 05 del 25 dicembre 012 (N/O).In casa dei signori Greent Time… Avete presente che bello sarebbe se riusciste mai a fotografare il secondo preciso in cui la felicità sfiora il volto di un uomo prima di svanire per sua spontanea natura? Ecco, se poteste vedere quello di Giko Greent, al secolo Doc Time, in questo momento, avreste la vostra “foto”… Qui finisce l’avventura, ma la vita di certo continua… Chissà, magari ci ritroveremo. E comunque, se in questo momento avete un cielo sopra la vostra testa, che si chiaro o scuro, sereno o nuvoloso, significa che anche per voi vale lo stesso. E che non siamo poi così distanti. Perché il cielo è lo stesso per tutti, anche ad un milione di chilometri di distanza. Come i sogni. Buona fortuna! FINE DELLA (PRIMA) STORIA...ALLA PROSSIMA!



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